12/04/18

Le scuse della figlia di Giuseppe Corghi, uno dei partigiani che accopparono Rolando Rivi, e " la pace firmata Boldrin " .

NOTA: Egregia Maura, sono passati 5 anni, ma non ero io, quello che strumentalizzava. Non credo che la figlia di lui la, " strumentalizzi "...

E io, non dimentico mai. Anche dopo 5 anni, appunto.

DB.







6 NOVEMBRE 2013 ( http://voce.it/it/articolo/1/sociale/novi-cattolici-e-resistenza-la-pace-firmata-boldrin ) 

Per una strada da dedicare a Rolando Rivi

NOVI – Cattolici e Resistenza: la pace firmata Boldrin

Novi – Davide Boldrin, consigliere di Alternativa per Novi-Lega Nord, nonché unico esponente del centro destra in Consiglio comunale, è riuscito nell’intento di monopolizzare l’ultima seduta del civico consesso novese, o almeno la prima parte di esso. E lo ha fatto a suon di interpellanze e ordini del giorno sugli argomenti più svariati, portando a casa anche qualche discreto risultato. A cominciare dall’approvazione dell’Odg in cui chiedeva, da cattolico militante di Comunione e Liberazione qual è, l’intitolazione di una via o di un edificio al Rolando Rivi, il seminarista modenese ucciso da partigiani comunisti durante la seconda guerra mondiale e recentemente beatificato. Un argomento spinoso, quello di Rivi, specie per un Consiglio orientato quasi esclusivamente a sinistra, per di più in un paese dalla radicata tradizione partigiana come Novi. In effetti numerose perplessità sono emerse durante il dibattito, così come i distinguo tra le diverse posizioni, anche se alla fine l’atto è stato approvato a maggioranza, con 2 voti contrari e 4 astenuti. Tra i più critici Gianni Palermo, assessore alla Coesione sociale, che ha messo in guardia dal rischio che la vicenda Rivi venga strumentalizzata per distorcere la memoria storica della Resistenza. Ancora più esplicita la presidente del Consiglio Maura Bulgarelli che ha rinfacciato a Boldrin la frase “martire accoppato dai partigiani” da lui pubblicata sul blog novigiudiforma. Un appello a non infangare la storia partigiana è arrivato dal capogruppo di Uniti per Novi, Roberto Guerra (che poi ha votato a favore), mentre Marco Diegoli di Progetto comune si è detto convinto della necessità di guardare all’esempio positivo lasciato dal seminarista e alla sua recente beatificazione. Rolando Rivi a parte, sono state le questioni legate al terremoto a tenere banco. A cominciare dal potenziamento del personale impiegato nell’ufficio tecnico del Comune e adibito alle pratiche Mude. Sollevato da un’interpellanza del solito Boldrin, il tema è stato affrontato dal sindaco Luisa Turci che ha fornito un quadro della situazione a dir poco “movimentato”. Tra nuove assunzioni, assenze per maternità, sostituzioni e dimissioni, l’ufficio in questione, strategico per la ricostruzione, ha conosciuto nell’arco di un anno un incredibile turn over di geometri, ingegneri, amministrativi e architetti. «Ogni nuovo assunto necessita di una formazione ad personam – ha puntualizzato il Sindaco – e anche questo aspetto rallenta il lavoro dell’ufficio. Senza dimenticare che è ripartita da qualche tempo anche l’attività ordinaria riguardante le ristrutturazioni fuori dal sisma. Al momento abbiamo otto persone che lavorano esclusivamente al Mude, ma altre assunzioni sono previste entro la fine dell’anno». E’ stato invece ritirato l’Odg di Boldrin sulle case da destinare in permuta a quelle famiglie che, per determinati motivi, sono impossibilitate alla ricostruzione. Alcuni consiglieri hanno chiesto tempo per esaminare più approfonditamente la questione che sarà riproposta in una delle prossime sedute.

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Insomma signori, QUI SI " BATTE CASSA ".

Davide Boldrin

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