03/04/17

Post post-papale. PERCHÉ IL PAPA ? ' azzo serve ?

PERCHÉ IL PAPA ? Predica. Allora, io sono un provocatore, scrivo sboccato, sono anche sclerotico quando mi partono i così detti " cinque minuti ". 

Domenica in piazza, ho incontrato un sacco di amici miei, che non riesco mai a vedere tranquillamente. E questo mi ha messo di buon umore. Poi, lì in mezzo alla calca, ho conosciuto persone mai viste. Tra queste una signora che mi ha confidato di aver perso il fratello di 49 anni, da poco, e che il marito con l'impresa edile, da 5 anni fatica a tirare avanti. Poi una signora con una bimba carinissima, invalida. E quando gli ho chiesto " ma dove ? " lei mi ha confidato che ha una forma di epilessia rara. Entrambe però sono state, se mi permettete, segno reale e concreto di quello che diceva Papa Francesco, quando faceva notare che la vita ha un problema, poi un’ altro, poi un' altro ancora. Ho pensato ai miei, che somigliano a quelli di molti attualmente. 

Dove voglio arrivare ? A " contrastare " quel pensiero che magari si annida " è stato bello ma non serve a niente ". Eh, non credo. Perché le due signore li, di problemi ne hanno di seri. Eppure erano molto meno sclerate di tanti, e anche gioiose. Insomma, il Papa ci insegna che " la sfiga c'è sempre, ma non ha l'ultima parola". E la faccenda a me piace. Diciamo che lo so, che però spesso come tutti, guardo più " la sfiga " che la speranza. Chissà come facevano allora quelli degli anni '40, a sposarsi, far figli ecc. Con guerra e via discorrendo. 

Comunque la predica non è per te che leggi. Ma per me che scrivo. In effetti mi piace la " lotta " con speranza positiva piuttosto che la lotta disperata. Sai che vita di merda, altrimenti ? 

Oggi e nei prossimi giorni, sarà uguale. Ma sarà diverso (... diciamo un po' cardiotonico ...). 

Fino alla prossima sclerata.




Davide Boldrin

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