Gentile ( ..poco..) presidente Errani ;
Vorrei scrivere liberamente ciò che penso sulla sua modalità
operativa in merito a questo evento sismico, in un modo naturalmente istintivo.
Ma non lo farò. Solamente perché” tengo famiglia”
e una eventuale causa giudiziaria non farebbe proprio comodo, al momento. Le
farò qualche domanda : Ma si rende conto che siamo a oramai 4 mesi, e di soldi
non se ne vedono ? Ma si rende conto delle problematiche delle imprese ? La
conseguente prospettiva di crisi sociale ? Ma si rende conto di tutte le
procedure burocratiche che un comune cittadino deve conoscere per affrontare
una eventuale ricostruzione ? Ma si rende conto che tutto deve passare
attraverso gli uffici della Regione e dalle banche ? E’ partito solamente il
CAS 1. Vedremo i tempi operativi. Io qualche suggerimento glielo darò.
Sicuramente non lo ascolterà. Ma almeno avrò la possibilità di lasciare ai
posteri questa testimonianza. Ora però mi permetta una frecciata: Mi pare che lei ignori qualche fatto (… esiste
un aggettivo appropriato, tra l’atro …). Mi riferisco alle sue affermazioni
pubbliche, in cui afferma che neppure a L’Aquila hanno creato una “No Tax-Area”. E si che il decreto del Ministero dello
Sviluppo Economico 26 giugno 201, pubblicato nella G.U. 1 settembre 2012, n.
204 è chiaro. Mi si contesterà che quella è una “Zona Franca Urbana” , in
particolare del Comune de L'Aquila. Chissà quale è la differenza tra spazzino e
operatore ecologico …
Ora le esternerò un pensiero personale. Non credo affatto
che lei sia in cattiva fede. Neppure un poco. Credo che lei ci stia mettendo
anima e corpo per fare tutto al meglio. Animato dalle più nobili intenzioni. Lo
penso realmente, sa ? Ma penso anche che “ la strada per l’inferno, è
lastricata da buone intenzioni”. Immagino anche la sua paura di fare errori, in
merito alla gestione del sisma. Volgarmente si dice “ pararsi il sedere “. Comprensibile.
E anche giusto, sotto certi aspetti.
Oltre alle critiche però, le farò delle proposte
( che probabilmente non ascolterà, però ho pronta la
stoccata finale …):
1)
Chiedere lo stato di calamità naturale
2) Delegare i Comuni alla liquidazione, come fecero
in Friuli.
3) Chiedere la No Tax-Area.
4) Inviare i tecnici regionali presso i Comuni. In
regione si prenda solo atto.
Lei sa, che io lo so, ma non lo scrivo, perché i punti 1-2-3
a lei non piacciono.
Ma rifletterei su questo. Anche per il suo futuro politico.
I casi sono due: Se il “ Non faremo come a L’Aquila” sarà peggio, credo che
finalmente cambierà il vento, in regione Emilia Romagna. Basta con i Rossi!
Questo però a spese delle persone comuni, che non voteranno mai più PD, da
queste parti. E ciò forse, sarebbe anche bello … Ma purtroppo , se fosse così,
sarebbe drammatico. Diversamente se lei agisse contro la sua mentalità, e
facesse scelte coraggiose, magari va pure a ROMA. Così, come sta facendo,
prevedo un brutto fine carriera. A meno
che non tenga conto dei 4 suggerimenti. Che non sono “miei”. Ma del buon senso.
Davide Boldrin
Rovereto sulla Secchia
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