12/08/12

Merd IN - Merd OUT. Di Gemma Calabresi







Nota: questo è il primo post di novigiudiforma manoscritto, e poi rivisto. E autorizzato dalla diretta interessata.


In realtà si chiama GEMMA CAPRA. Ed è la vedova del commissario LUIGI CALABRESI. Però è riduttivo considerarla così ( penso: che palle le ICONE ! ) . “ La vedova del commissario Calabresi “ . “ La madre del direttore de LA STAMPA “. La Gemma è la Gemma. Una Gemma di donna. Semplice e straordinaria al contempo. Non da meno Tonino, suo marito. 
Ma cosa vorrà mai dire “ Merd IN – Merd OUT ? A Pontresina ( SVIZZERA )





Gemma ci ha fatto questo esempio sul rapporto con i suoi figli ( educazione …) durante un incontro.  L’esempio è questo: Erano gli anni ’80 e Gemma stava frequentando un corso di Computer. L’insegnante gli fece notare che il computer non da problemi di per sé, non funziona male. Dipende da cosa gli si inserisce dentro. MERD-IN, MERD-OUT. Non vi dico mia moglie, quanto si è sentita consolata quando Gemma ha detto, che non poteva farli vivere dentro una campana di vetro, i suoi figli, nonostante tutto. Notando uno per tutti, dei figli di Gemma, Mario Calabresi, in costui per quanto mi riguarda mi pare che di “ Merd-in” non ce ne sia poi così tanta …
Ma partiamo dall’origine, anche di questo post. Esso vorrebbe rendere testimonianza di come l’umanità VERA delle persone possa essere essa una possibilità di ripresa per il nostro paese, ad esempio. I rapporti, la fiducia, la curiosità, la fede. Non gli schemi. Dato che abbiamo visto come essi falliscono se non sono “ a servizio “ , ma fini a se stessi.
Un amico di Modena, detto “ Balbo “, lesse SPINGENDO LA NOTTE PIU’ IN LA’ di Mario Calabresi ( Nota: io ho fatto il percorso inverso. Ovvero che me lo son fatto regalare dalle mie figlie, dopo che ho conosciuto TONINO e GEMMA ). Dopo ciò egli si intestardì nel voler conoscere personalmente Mario Calabresi. Dopo vari tentativi ( mail, telefonate ecc. ecc. ) riuscì ad avere appuntamento una Domenica mattina, insieme ad un suo amico di Parma. L’aneddoto simpatico è che quando costoro si presentarono davanti alla redazione de LA STAMPA, annunciando che avevano appuntamento con il Dott. Calabresi, la guardia si mise a ridere. Tanto che dovettero chiamare Mario Calabresi che scese a recuperarli.
Durante la chiacchierata gli dissero che erano di CL, di come erano rimasti colpiti ecc. ecc.
Balbo fece una battuta: “ però dal libro, si nota che “la roccia” è la sua mamma”. Insomma, alla fine in vacanza con noi a Pontresina e Saint Moritz, ci vennero TONINO e GEMMA. Gemma, ha parlato liberamente della sua vita, durante il già citato incontro. Facendo notare come nella sua vita ella ha cercato di non far prevalere l’odio e il rancore, per VIVERE. Non, SOPRAVVIVERE. Di come la sua, di mamma, sia stata anche lei roccia ( nella FEDE e nel giudizio ). Di come abbia vissuto al Fede in Nostro Signore in modo concreto e quotidiano. Affermando che, nonostante tutto ( si pensi, a questo “tutto” ) non cambierebbe la sua vita. Parliamo di TONINO MILITE ( Nota: una volta avuto il libro, non sono partito dall’inizio, ma ho letto subito il capito X, UN PITTORE DI SINISTRA ). Una mattina era a colazione al tavolo con me e altri. Io non sapevo che era. Lo trovai simpaticissimo, bizzarro e geniale ( l’artista è l’artista..). Gli chiesi se era il babbo di qualcuno, dove abitava e le solite domande di conoscenza. Fino a quando un amico non mi bisbigliò chi era.
Vorrei scrivere tante altre cose in verità, anche confidenziali, ma proprio perché la Gemma è la Gemma, che oltre ad aver conquistato me, mia moglie, tanti amici, e persino le mie figlie Chiara e Francesca, invito a leggere “ Spingendo la notte più in là “, per capire. E, a chi abita nelle zone terremotate come il sottoscritto consiglio di leggere ( sempre di Mario Calabresi, il libro che in verità mi ha fatto incuriosire sulla sua persona ) “ La fortuna non esiste “. Si può notare come Gemma e Tonino hanno seminato bene …
E stamani in edicola, ho acquistato anche “LA STAMPA”. Credo che lo acquisterò più spesso …

Davide Boldrin









In senso antiorario: GIULIA e BALBO ( il "colpevole" ) con i figli, TONINO MILITE, GEMMA CAPRA e MORENA ( che suo malgrado, è finita sul novigiudiforma ...).


1 commento:

  1. Se siete stati voi a portare Gemma e Tonino in Svizzera, ve ne siamo infinitamente grati noi di Taranto che, della loro compagnia e testimonianza, abbiamo goduto dopo di voi. Grazie!

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